Matteo Renzi sul Riformista: Meloni isolata pessima notizia

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Articolo di Matteo Renzi su "Il Riformista" del 27.06.2023

Quando ci sono i mondiali di calcio, sono tutti commissari tecnici. Quando c`era il Covid, tutti virologi. Tutti dottori. Anche quelli che il corpo umano l`hanno studiato al massimo sullAllegro Chirurgo. È arrivata la guerra e gli stessi - in precedenza allenatori, poi dottori - sono diventati tutti raffinati esperti di geopolitica. E naturalmente di strategia militare. Tutti con il Master preso su Risiko, attaccando la Kamchatka. Ma la verità è che i problemi complessi non si accontentano di slogan, banalità e pensierini da terza elementare. Soprattutto quando si toccano i temi delicati della politica estera. Quello che si annunciava come un weekend di creme solari e letture estive si è trasformato in un thriller: il fondatore della Wagner, Prigozhin, creatura di Putin vergognosamente specializzata in massacri e fosse comuni, si stava ribellando al suo capo addirittura marciando su Mosca. Con la consueta sobrietà, il numero due del regime russo, l`ex primo ministro ed ex moderato Medvedev, metteva in guardia sul rischio di far cadere le armi nucleari in mani sbagliate. Esprimendo con toni roboanti e apocalittici un concetto tuttavia molto serio: se la Russia si divide - ipotesi non inverosimile a questo punto sarà difficile mantenere unitario il governo dell`atomica. E dunque il primo sabato estivo ci ha proiettato in un mondo oscuro di ombre e incertezze che cozzavano con il sole splendente della giornata. Alla fine sappiamo come si è messa una toppa sulla falla. E naturalmente gli esperti social hanno cominciato la loro dotta disquisizione su Twitter: era tutta una messinscena, erano già d`accordo, ho un cugino che vive a Rostov e mi ha spiegato tutto.

Molti che non avevano nulla da dire lo hanno comunque detto e scritto. La verità è che ci sono poche cose chiare. E per capirle non servono i cugini di Rostov. La prima: si sta scrivendo il nuovo ordine mondiale. O forse il nuovo disordine mondiale. Scordatevi Yalta, tutto sarà meno rigido e più multipolare. La seconda: il mondo si sposta ad Est. L`Europa non è più centrale. E soprattutto l`Europa non è, se continua a essere stretta tra il populismo delle dichiarazioni e la burocrazia delle decisioni. La terza: Putin non è mai stato così debole. Quindi ora è il momento di chiudere l`accordo. E se sommiamo le prime tre cose capiamo che in questo accordo l`Europa deve giocare anche la carta diplomatica. Altrimenti lo faranno solo i cinesi, i turchi o il Vaticano. La quarta: Giorgia Meloni non è stata consultata da Biden. Non va bene. Non è un fatto personale. Su tutte le vicende europee il Primo Ministro italiano deve stare al tavolo che conta con gli altri leader europei del G7. Se non ci sta è un problema per l`Italia, non per Fratelli d`Italia. Ed è un problema reale. Appena la maggioranza capirà che è una questione più seria dei Rave party e di Peppa Pig sarà un gran giorno.