Renzi: "Se vince Meloni saremo all'opposizione. Letta ha sbagliato tutto"

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Intervista di Concetto Vecchio, “la Repubblica”,  13 settembre 2022.

Matteo Renzi, Giorgia Meloni ha già vinto le elezioni?
«Non ancora. Anche se Letta sta facendo di tutto per aiutarla con una campagna elettorale masochista. L'unica alternativa per bloccare Meloni è che il Terzo Polo faccia più del 10 per cento per giocare in Parlamento un ruolo decisivo».

Qual è il vero volto di Meloni, quello ragionevole, o quello anti Ue?
«Cambia volto a seconda dell'interlocutore. Paradossalmente chi la sta demonizzando, come il Pd, le regala la più facile delle campagne elettorali. Più la attaccano con la ideologia, più lei si mostra come la ragazza della porta accanto. Ma su Nato, Euro, Stati Uniti, sovranismo e globalizzazione le sue idee cambiano una volta all'anno. Sull'Europa usa lo stesso linguaggio di Salvini: "La pacchia è finita"».

Si fa il suo gioco?
«Non va attaccata sul piano personale. Non la incalzo sul fascismo, ma sulla incapacità di governare il Paese».

In tanti pensano che alla fine voi del Terzo Polo però dialogherete con la destra al governo.
«Lo pensa chi è in malafede. Quando Salvini ha provato dal Papeete a prendersi i pieni poteri, l'allora gruppo dirigente del Pd aveva già l'accordo con la destra per andare alle elezioni. Siamo stati noi a fermare quell'inciucio. E quando mi hanno proposto di fare il presidente del Senato, in cambio del voto alla Casellati, ho spiegato che io non mi faccio comprare con una poltrona. Se c'è Draghi saremo in maggioranza, se c'è Meloni saremo all'opposizione».

Renzi è tipo da opposizione?
«Fare l'opposizione è l'attività in cui riesco meglio. Sto già preparando i primi emendamenti alla legge di Bilancio. Spero che al governo ci rimandiamo Draghi anziché Meloni».

Sulle bollette si aspettava più coraggio da Draghi?
«Draghi sta facendo il massimo nelle condizioni date. Lo hanno mandato a casa in modo vile e adesso pretendono che lui risolva loro i problemi perché loro non sono in grado di farlo».

Con Calenda non avete ancora litigato.
«E non litigheremo nemmeno adesso. Il progetto del Terzo Polo è troppo importante per sporcarlo con meschine questioni personali. Per questo ho scelto di fare un passo di lato mettendo l'ambizione personale in secondo piano rispetto al sogno collettivo».

Secondo "Il Fatto" lei lo avrebbe fregato sui collegi. È così?
«Abbiamo il 50% delle candidature. Può darsi che uno dei due partiti abbia qualche eletto in più, ma sarebbe pura casualità».

I Cinquestelle stanno andando meglio del previsto anche grazie alla difesa del reddito di cittadinanza che lei vuole abolire. Se l'aspettava?
«Le immagini di Conte che si fa i selfie con simpatici elettori che ostentano come reliquia la tessera del reddito dice molto sul clientelismo elettorale».

Fa bene il Pd a voler abolire il Jobs Act?
«È una legge voluta dal Pd che ha creato più di un milione di posti di lavoro, la metà dei quali a tempo indeterminato».

Non ha aumentato la precarietà?
«L'hanno scritta amici che oggi sono candidati nel Pd, come Tommaso Nannicini. Mi sembra incredibile che la campagna del Pd punti a combattere Tony Blair anziché la destra. Ormai il Nazareno è teleguidato da Di Maio e Fratoianni».

Quindi il Pd sta sbagliando campagna elettorale?
«Letta, divorato dal rancore, sta facendo una campagna elettorale molto efficace. Ma efficace per la Meloni».

È contento di stare per una volta dietro le quinte?
«Molto. Vengo da un incontro in una delle più belle realtà del terzo settore, Cometa, a Como, e ho negli occhi i volti degli educatori e dei ragazzi. Erano anni che non mi sentivo così rigenerato».