Enews 1037 martedì 27 maggio 2025
Buongiorno e buona settimana.
Le Amministrative dimostrano che il centrosinistra unito vince. E vince dappertutto.
Servono candidati credibili e programmi chiari, certo. Ma se si procede SENZA VETI, si vince.
Nelle elezioni di sei mesi fa la Liguria è stata il simbolo: hanno messo il veto su di noi e hanno perso per l’1%. Questa volta Genova è stata il simbolo: nessuno ha messo veti e Silvia Salis, brava candidata del centrosinistra, ha vinto al primo turno con il 51.5%. Basta fare una sottrazione per capire che la nostra lista ha impedito il ballottaggio. Ne ho parlato in questa intervista a Il Secolo XIX.
Ma la stessa cosa è accaduta anche altrove. Non solo nei comuni capoluogo.
Prendete Giugliano, una città in provincia di Napoli con oltre centomila abitanti (nei fatti una delle città più grandi d’Italia). Italia Viva con il proprio simbolo arriva intorno al 6% (sì, il 6%). E il sindaco vince al primo turno con il 51%.
A Ravenna torniamo dopo anni in Consiglio Comunale grazie a Barbara Monti, a Matera la coppia Braia-Antezza fa primo e secondo posto con centinaia di preferenze e l’elenco potrebbe continuare.
In sintesi.
1. Il centrosinistra unito vince. A condizione di avere buoni candidati e non avere veti.
2. La Meloni è forte sui social e nelle redazioni ma non nei seggi elettorali.
3. Se si smette di litigare sul niente, alle prossime Politiche cambia la musica.
E il nervosismo della Meloni è testimoniato dal fatto che sta disperatamente cercando di cambiare la legge elettorale. Su questo suggerisco di seguire il Question Time di domani alla Camera dove il mitico Bobo Giachetti proverà a chiedere alla ministra Casellati se hanno il coraggio di dire quello che pensano davvero.
Per chi ama le discussioni politiche tradizionali, segnalo questa mia lunga lettera a Il FOGLIO in risposta a dodici commenti di studenti universitari. Una settimana fa avevo fatto una chilometrica intervista a Crippa su Il Foglio e il direttore Cerasa aveva aperto la discussione con gli studenti universitari. Sono arrivate centinaia di lettere, ho risposto a quelle pubblicate. Per chi vuole, qui la mia riflessione.
Stiamo facendo un bel lavoro anche nelle università dove stiamo eleggendo tanti rappresentanti. A solo titolo di esempio abbiamo eletto a Bologna la nostra Gaia Marchi, 20 anni, venuta a tutte le nostre scuole Meritare l’Europa. E a Roma, Federico Romaldi, con oltre cinquemila voti di preferenza, e Daniela Mentino. A Torino i nostri Alberto Zamairola, Edoardo Sacco, Tommaso Piras. Nelle Marche ad Urbino, Matteo Palma. E a Milano siamo pronti per le prossime elezioni universitarie in cui faremo molto bene. Questi sono solo i ragazzi iscritti a Italia Viva, poi ci sono molti simpatizzanti o amici delle scuole di Meritare l’Europa.
A proposito di iscritti: grazie a chi ha fatto i banchetti per il tesseramento. Sono stati giorni preziosi di presenza e di incontro. Per chi vuole tesserarsi o far tesserare gli amici questo il link, grazie!
E a tutti confermo l’appuntamento per la Leopolda il prossimo 3-4-5 ottobre: il meglio deve ancora venire. Stiamo iniziando a organizzare l’evento. Chi vuole darci una mano con un contributo economico, anche di cinque o dieci euro, ci aiuta molto: qui il link. Grazie!
Intanto il Governo annaspa su:
a) Economia. Ne parlo domani in Aula replicando a Giorgetti (diretta sui social alle 11).
b) Diplomazia. La Meloni ha provato da pessima influencer a “utilizzare” il Papa e la conseguenza è stata che il Vaticano è saltato come sede degli incontri di pace.
c) Coesione interna. Sul terzo mandato Lega e Fratelli d’Italia se le stanno dando di santa ragione ma alla fine Salvini cederà. Come sempre, più di sempre.
Sulla situazione ho fatto un collegamento ieri con Tagadà su La7 (qui il link) dove ho parlato anche del dramma di Gaza oltre che delle vicende interne. Giovedì sarò invece da Formigli su La 7. Domenica invece mi confronterò con Maurizio Landini insieme a Massimo Gramellini a proposito del referendum sul JobsAct su cui invito tutti a informarsi anche tramite la preziosa diretta fatta su Instagram e Youtube con Tommaso Nannicini.
Un sorriso,
Matteo