Enews 643, giovedì 11 giugno 2020

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Enews 643, giovedì 11 giugno 2020         

Buongiorno a tutti!

Cinque punti da condividere.

1. Il libro sta andando molto bene, sono contento. Nei primi giorni sta viaggiando forte, allo stesso ritmo di "Un'altra strada", nonostante manchino le presentazioni dal vivo. Purtroppo è più facile acquistarlo in digitale (Amazon, qui, dove potete anche lasciare un commento. Invece, le copie autografate possono essere ordinate su IBS, qui) che in libreria perché molti hanno ancora paura. Il mio è un invito semplice: non importa che compriate “La mossa del cavallo” ma andate in libreria, perché non conosco gesto più bello per ripartire che ricominciare dai libri. E dalla cultura. E poi ci sono libri interessantissimi, a cominciare da quelli in corsa per il Premio Strega.

2. Per le presentazioni 

  • Televisive: qui Gramellini, qui Giletti, qui Agorà, qui Mattino 5.
  • Digitali: chi vuole collegarsi con noi, faremo un esperimento via Zoom con domande e risposte sul libro mercoledì mattina. Prenotatevi qui, se vi va: [email protected].
  • Finalmente ci rivediamo anche di persona. Stiamo attendendo il via libera ufficiale dal Ministero per le regole sugli eventi ma già da adesso posso dirvi che iniziamo le presentazioni. Giovedì 18, alle 21, ci vediamo a ROMA; venerdì 19, alle 21, ci vediamo nella prima di una lunga serie di presentazioni in Toscana e partiamo dal mercato dei fiori di Pescia. Maggiori info a breve sui miei canali social. 


3. Molti argomenti del libro sono in discussione in queste ore. Il piano sul contante, rilanciato dalla commissione Colao. Il rischio di una nuova diatriba politica/magistratura: che non dicano che noi non l’avevamo detto. E adesso anche e soprattutto il Family Act. Elena Bonetti lo aveva presentato alla Leopolda, nel libro se ne parla a lungo, oggi va finalmente in Consiglio dei Ministri. Bello!

4. Permettetemi di dare la mia solidarietà a Roberto Burioni. Non sempre sono stato d’accordo con lui in questi mesi, come è naturale e fisiologico che sia, ma la campagna denigratoria contro di lui è francamente insopportabile. Mi sembrano così ingiuste le aggressioni mediatiche sul piano personale che non riesco a tacere. Un abbraccio forte di solidarietà al prof e alla sua famiglia che sicuramente soffre con lui.

5. Mercoledì prossimo interverrò in Senato sulle comunicazioni del Presidente del Consiglio circa il vertice europeo. Ci vediamo in diretta nel primo pomeriggio. È importante continuare a dare ruolo e forza al Parlamento in momenti come questo. Anche per questo, spero che saranno utili gli Stati Generali dell’Economia che si terranno nei prossimi giorni nella bellissima sede istituzionale di Villa Doria Pamphilj a Roma. È importante avere una visione di insieme per spendere più di 80 miliardi di € che abbiamo “rubato” ai nostri figli. Anche per questo chiederemo al Governo – finiti gli Stati Generali – di portare la discussione anche nelle aule parlamentari con un bel dibattito che tolga ogni alibi alle opposizioni e stoppi ogni polemica. Bene gli Stati Generali a Villa Doria, benissimo che i risultati di questo lavoro siano presentati nella sede della democrazia, il Parlamento della Repubblica.




Pensierino della sera. Ho visto una dura polemica tra la Ministra dell'Istruzione e il leader dell’opposizione su come si scriva "plexiglas". Tema affascinante. Tuttavia, io lascerei loro questo appassionante dibattito e mi limiterei a chiedere che le scuole riaprano a settembre senza plastica ma con i lavori che chiediamo di fare da marzo. Investiamo sull’edilizia scolastica. E ripartiamo con la scuola. Un Paese che chiude le scuole prima delle piste da sci e riapre le discoteche prima dell’università è un Paese che non ha chiaro il senso delle priorità. Io lo dico dal giorno 1, lo dirò fino alla fine: la scuola è la madre di tutte le battaglie. E dobbiamo evitare che questo tema sia percepito come un tema di serie B. Senza scuola non è vero che non c’è futuro. Senza scuola, semplicemente, non c’è presente.

 


 
Un sorriso,

P.S. Su ciò che sta avvenendo in America, sto con Barack Obama e Joe Biden. E sono fiero della loro amicizia. Proprio per questo, trovo davvero esagerato che la reazione sia decapitare la statua di Cristoforo Colombo o distruggere “Via col vento”. La reazione alle ingiustizie non è spaccare statue o cancellare pellicole. La reazione alle vergongose ingiustizie è solo e soltanto una: andare a votare.