Enews 706, venerdì 28 maggio 2021

Le attività ed i successi che portiamo avanti dipendono dall'impegno di ognuno di noi. Ogni contributo è importante.
dona italiaviva

   

Clicca sul banner per donare il tuo 2x1000 a Italia Viva!


Buongiorno a tutti e buon fine settimana.

Continuo a pensare come tutti alla tragedia di Stresa che toglie il respiro. La prima domenica di libertà. La tragedia che sembra fatalità ma poi nasconde una scelta umana folle. Il piccolo Eitan salvato dall’abbraccio del padre. Le storie delle persone che muoiono così. Davanti a tutto questo oggi solo il silenzio e la preghiera. Assurdo, assurdo, assurdo.

Giusto qualche pensierino sparso sul resto.

1. Un mese fa Draghi annunciava le graduali riaperture. Alcuni commentatori dei programmi TV, i catastrofisti, contestarono la scelta con il consueto pessimismo cosmico: conteremo i morti, Draghi come Bolsonaro, scelta non ragionata. Ricordate? E invece, fortunatamente, non è andata così. Grazie ai vaccini (Viva la Scienza!) scendono i contagi, respira l’Italia e dal 1° giugno in alcune regioni non ci sarà più il coprifuoco. Spero solo che i signori del disfattismo, i pessimisti da Talk-Show scelgano adesso la strada del silenzio stampa. Non chiediamo abiure: ci accontentiamo del loro silenzio. Hanno terrorizzato gli italiani inutilmente: ci risparmino adesso la loro presenza in TV. In nome della verità, certo. Ma soprattutto in nome del pudore.

2. A proposito. Ricordate chi diceva che l’uomo in divisa (il Generale Figliuolo) faceva paura? Io vorrei ringraziare l’Esercito Italiano e tutte le donne e gli uomini in uniforme, in camice, in tuta da lavoro, per aver tenuto in piedi questo Paese. E per aver svoltato sui vaccini. Meno male che abbiamo cambiato gli esperti del Governo Conte con quelli del Governo Draghi. Viva le divise dell’esercito, delle forze dell’ordine, viva le tute della protezione civile, viva i camici degli infermieri, viva gli indumenti da lavoro di chi non ha mai mollato. Io non ho paura delle divise: ho paura dell’incompetenza, della furbizia, dell’atteggiamento radical-chic di chi non voleva cambiare nulla. E attaccava quelli come noi che - da soli contro tutti - hanno creato le condizioni della svolta.

3. Mi domando: perché nessuno reagisce quando chiedo una commissione di inchiesta sulle spese del Covid? Banchi a rotelle, gel, mascherine, ventilatori cinesi mal funzionanti ma garantiti da Massimo D’Alema: l’Italia ha speso qualche miliardo di euro. Mentre 125.000 nostri connazionali morivano di Covid, qualcuno si è arricchito illegalmente? Possibile che il Parlamento faccia commissioni di inchiesta su tutto - anche sul sesso degli angeli - e abbia paura a toccare questo argomento che potrebbe essere uno scandalo più grave di Tangentopoli? Noi di Italia Viva chiediamo che si faccia chiarezza. Perché i nostri colleghi degli altri partiti alla Camera e al Senato non sono molto sensibili al tema? Ci date una mano a far girare la petizione? Forse vale la pena far diventare il tema prioritario anche nell’opinione pubblica. Firmate qui?

4. Abbiamo scelto di fare banchetti nelle piazze (grazie a tutti i volontari, siete fantastici!) perché i nostri spazi TV e radio sono occupati quasi sempre solo da notizie negative. È incredibile. Faccio il caso della giustizia. Ieri la Cassazione per la quarta volta ha bocciato le scelte dei PM di Firenze su Open (sequestro Carrai, in questo caso). Quarta volta e siamo ancora alle indagini. Eppure questa notizia non è una notizia per nessuno. Mandano un avviso di garanzia a qualcuno di noi e diventa la notizia di prima pagina per tutti. La Cassazione smentisce per la quarta volta i PM e tutti zitti. C’è qualcosa di strano, non vi pare? Ma calma e gesso: su questi temi il meglio deve ancora venire. Noi sorridiamo e combattiamo. A viso aperto, come sempre.

5. A proposito. Di Maio oggi chiede scusa. Ne parlo in questo post. Il gancio è la vicenda di Lodi 2016 (arresto del sindaco Uggetti, poi assolto). Ma in quei mesi era tutto un crime: Tempa Rossa, le banche, l’Unicef. Adesso i giustizialisti si scusano. Io dico che è un fatto politico rilevante, meglio tardi che mai. Voi che ne pensate? Vi leggo: [email protected].

6. Ah, una postilla. Sembra che qualcuno abbia continuato a intercettare Luca Palamara anche quando non poteva più farlo. Oltre i termini previsti dalle disposizioni dell’autorità giudiziaria e in maniera irregolare. Spero che non sia vero. Perché se davvero Palamara è stato intercettato oltre i termini previsti e in modo irregolare, siamo in presenza di uno scandalo incredibile. Torneremo su questo tema.

7. Enrico Letta propone di alzare le tasse, in questo caso la tassa di successione. Non è una novità. Enrico da premier aumentò l’IVA e c’è, da sempre, nella sinistra italiana una cultura che preferisce aumentare le tasse anziché tagliare le spese. Io penso che sia un errore. In Italia le tasse sono troppo alte e questo - come ha detto Draghi - è il tempo di dare, non di prendere. Tra le idee di Letta e quelle di Draghi, scelgo convintamente le idee del Premier. Come vedete, il problema con Enrico non era lo "stai sereno" ma argomenti concreti, a cominciare dalle tasse (IVA, ottobre 2013).

Per chi si fosse perso le mie interviste (ma posso assicurare che si campa bene lo stesso):

Qui La Stampa;
Qui Rete4.

Per chi è indignato per la vicenda Open - che ci ha tagliato molti canali di finanziamento - o vuole essere riconoscente per aver cambiato governo:

C46 nella dichiarazione dei redditi;
Link per piccoli versamenti.



Pensierino della sera. Si è dimesso Conte. Stavolta non c’entro niente. Anzi, io ero contrario. Perché quel Conte lì - l’allenatore dell’Inter - l’avrei tenuto a lungo. 

 

 
Un sorriso,