Renzi: "Cpl-Concordia, quell'inchiesta tutta sbagliata": ControCorrente su 'il Mattino'
L'anticipazione del nuovo libro di Matteo Renzi, pubblicata da "il Mattino", 11 luglio 2021.
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Uno dei leader della sinistra filotogata lo sussurra ai suoi amici quando sono ancora presidente del Consiglio: «Renzi cadrà per via giudiziaria». Come è noto, cado per il referendum, non per colpa di un'indagine. Ma l'opera di aggressione costante non è solo legata alla diffamazione.
Ho già scritto di Consip, indagine che nasce a Napoli. Erano alcuni inquirenti della città partenopea che avevano infatti aperto ufficialmente la caccia. Ne fa le spese una vittima collaterale, il sindaco di Ischia, Giosi Ferrandino, messo nel mezzo da chi era convinto di potermi coinvolgere in una strana vicenda giudiziaria sulla quale come uno sciacallo si era avventato l'allora leader dei Cinque Stelle, Luigi Di Maio. Ferrandino finisce in carcere e poi viene assolto con formula piena e tante scuse. Ma la vicenda, il presunto scandalo CPL-Concordia, era secondo alcuni inquirenti il gancio per intercettare persone vicine a me. Una storia incredibile, quella di Giosi. Viene arrestato nel 2015 mentre è sindaco per un appalto del 2004. Finisce per ventidue giorni a Poggioreale mentre Di Maio organizza i collegamenti con i TG da Napoli per tuonare sul sistema del Pd.
Tutto nasce da un'incredibile mole di intercettazioni che verranno poi dichiarate illegittime, ma che servono per arrivare a me e a persone a me vicine. In questa vicenda ci sono talmente tante cose che non tornano che si fatica a capire come nessuno si indigni per ciò che è successo. Ma la cosa più incredibile di tutte è che alla fine si scopre che quando l'appalto in questione viene assegnato dal comune, Ferrandino non è ancora stato eletto sindaco. Hanno sbagliato le date, hanno sbagliato a intercettare, hanno sbagliato ad arrestare, hanno sbagliato la competenza territoriale come spiega una coraggiosa PM di Modena.
Hanno sbagliato tutto ma non paga nessuno: quando il PM Woodcock, che coordina anche questa inchiesta, finisce davanti al CSM per affrontare il procedimento disciplinare, siamo nel pieno del nuovo CSM. Che ovviamente lo salva, ancora una volta, tanto per cambiare. Chi sbaglia in magistratura non paga (quasi) mai.
Anche in altre circostanze il tempismo era stato sorprendente. Il presunto scandalo di Tempa Rossa che porterà alle dimissioni la ministra Federica Guidi, peraltro neanche indagata ma impossibilitata per motivi personali a sopportare la polemica contro di lei e contro la sua famiglia, nasce nell`aprile 2016 e colpisce il mio Governo sui temi ambientali casualmente pochi giorni prima del referendum sulle trivelle. Del tutto casualmente, si capisce.
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